Gruppo e orientamento

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Fra i molti casi in cui si può far ricorso all’intelligenza orientativa vi è anche quello in cui si è chiamati a gestire un   Gruppo. Proprio quest’anno ho avuto l’opportunità di approfondire la tematica grazie a un percorso di formazione con due gruppi di insegnanti.

 

Il punto di partenza è stato chiedersi quale potrebbe essere il plus valore di dedicare tempo e energie a guardare alla Classe come a un potenziale Gruppo.

 

Primo orientamento concettuale: ClasseGruppo

 

Secondo orientamento concettuale: Se la classe non è un gruppo, allora che cosa è una Classe?

 

Terzo orientamento concettuale: E che cosa è un Gruppo?

 

Quarto orientamento concettuale: Come posso e che cosa posso fare per accompagnare una Classe a diventare un Gruppo?

 

Domande iniziali per alimentare la ridondanza cognitiva, cioè quella abilità di osservare l’evoluzione di un contesto da una molteplicità di punti di vista. In sostanza, farsi la domanda giusta piuttosto che adottare acriticamente quella che consideriamo essere la risposta giusta.

 

La ridondanza permette di abbracciare l’incertezza e sviluppare intimità.

 

Una Classe è una “Unità elementare di una scuola, risultante dal raggruppamento degli alunni che seguono lo stesso programma” (https://www.treccani.it/vocabolario/classe/)

La parola gruppo deriva, invece, da Kruppa: grossa corda. La sua forza è determinata dall’intreccio fra i diversi fili.

Spunto suggerito dall’etimologia della parola: per generare un gruppo occorre facilitare l’intreccio dei fili o fuor di metafora degli appartenenti alla classe.

 

Un gruppo è un sistema dinamico e complesso. Si tratta di un micro mondo nel quale gli alunni, ad esempio, possono sperimentare uno spazio psicologico ed emotivo che influirà sulla formazione della loro identità. Da qui la necessita di alimentare la ridondanza. Se la Natura di un gruppo fosse quella di essere complicata, allora basterebbe mettere seduti gli alunni e nel caso di mancata risposta all’input, avviare la procedura di risolvimento dell’inceppamento.

 

Risposta all’inceppamento se si percepisce la classe come insieme complicato: NOTA!!!

 

Risposta all’inceppamento se si percepisce la classe come insieme complicato: IL PROBLEMA E’ L’ALUNNO, VA CORRETTO!!!

 

Risposta se percepiamo il gruppo come un sistema complesso: osservo la dinamica, individuo gli elementi, valuto come facilitare un passaggio verso una dimensione diversa tenendo in considerazione le forze in gioco, agisco e poi osservo nuovamente.

 

Dove siamo arrivati?

Il gruppo è una risorsa per favorire la crescita e l’apprendimento. Nel gruppo il singolo ha la possibilità di allenare le skills necessarie per stare bene:

1 – Decision Making (capacità di prendere decisioni)

2 – Problem Solving (abilità a risolvere i problemi)

3 – Pensiero Creativo

4 – Pensiero Critico

5 – Comunicazione Efficace

6 – Capacità di Relazioni Interpersonali

7- Autoconsapevolezza

8 – Empatia

9 – Gestione delle Emozioni

10 – Gestione dello Stress

 

Ma lo stesso gruppo sviluppa una sua identità per rispondere e sviluppare le 10 skills; Il gruppo ha un suo respiro, un suo ritmo, una sua conoscenza, una sua saggezza. Il gruppo vive.

 

 

Orientare la generazione del gruppo:

 

Situazione quotidiana:

Quando entro in classe ho l’opportunità di immettere emozioni generative di benessere. E’ solo un buongiorno, è solo un appello, eppure nel chiamare un nome posso utilizzare un tono che comunicherà al gruppo tranquillità, accoglienza, riconoscimento…lavoro sui messaggi che alimentano il gruppo, che intrecciano il gruppo.   

     

Situazione quotidiana:

Quando entro in classe ed è un caos, non c’è risposta ai messaggi, che faccio? Respiro: che atmosfera sento? Quali sono le componenti dell’atmosfera in questo momento? Stanchezza, fatica, nervosismo, noia, conflittualità. Come posso filtrare un po’ l’aria e rivitalizzare il gruppo? Quali elementi posso immettere?

 

Situazione quotidiana:

Quando entro in classe e la trovo spenta, come mi comporto? Ipotesi: lascio correre; provo a generare movimento; facilito lo sviluppo di un obiettivo comune;  

 

Situazione quotidiana:

Quando in una classe c’è un problema, posso trasformarlo in un problema del gruppo?

Accompagnare la classe ad essere un Gruppo permette di trasformare un insieme di persone in un sistema dove ogni dinamica è fonte di apprendimento e potenziamento dell’intelligenza orientativa.

 

 

 

Di Massimo Ravasi

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