GENITORI, CHE FATICA!

Genitori facilitatori: accompagnare i ragazzi in un mondo che cambia

Un padre disse al figlio: “Fai attenzione a dove metti i piedi”, il figlio rispose “Fai attenzione tu, io seguo I tuoi passi”

 

Periodo di scelta della scuola superiore. E l’adrenalina sale, non solo nei ragazzi che si avvicinano, ma anche nei genitori che si trovano ad accompagnare in una delle prime scelte importanti che i ragazzi affrontano.

 

Periodi di grandi cambiamenti, biologici, fisici ed emotivi, con sbattute di porte, risate senza motivo, azioni intraprese senza un apparente motivo razionale. E la domanda “cosa devo fare con lui/lei?” appare all’orizzonte dei genitori, illuminata da led fosforescenti.

 

Ecco allora che condividere e lavorare con i genitori diventa una sfida interessante e coinvolgente. Per Orientare Oggi, le serate con i genitori sono un momento di formazione reciproca. Si scambiano pensieri, stati dell’arte per approfondire il momento di vita che i ragazzi stanno vivendo: l’adolescenza.

Età evolutiva per eccellenza, diventa un momento strategico anche per le figure che ruotano intorno a loro, in quanto permettono di …. Evolvere. Ed in questa evoluzione il genitore, come il ragazzo, può trovarsi a fare della fatica. A pensarci bene, è proprio questa, che, in questo periodo può accumunarli!

GENERARE E MODELLARE

Andando all’origine del termine, troviamo l’essenza dei percorsi che proponiamo. Infatti, genitóre dal lat. genĭtor -oris, der. di genĭtus part. pass. di gignĕre significa «generare».  Ma che cosa può generare un genitore in questa fase di vita dei figli?

Innanzi tutto, energia. O meglio, data la grande energia che gli adolescenti hanno, un genitore può accompagnare nel canalizzarla, lavorando su uno strumento chiave: la motivazione. Uno degli strumenti che proponiamo all’interno dei percorsi è la domanda “perché?”. Domanda apparentemente semplice, ma che consente di lavorare sui motivi che spingono e direzionano comportamenti a prima vista, senza significato.

Svelare i motivi con cui I ragazzi usano la loro energia diventa una prima chiave per lavorare, in maniera strategica sulle loro abilità. Ma quali abilità?

 

Quelle che permettono ai ragazzi di muoversi nel contesto del mondo di oggi in maniera autonoma ed esprimendo I loro talenti.

Per accompagnare I genitori nell’essere facilitatori la tecnica utilizzata è quella del modelling.

In psicologia il modelling è “la tecnica del modellamento (modelling) e consiste nella proposta di esperienze di apprendimento attraverso l’osservazione del comportamento di un soggetto che funge da modello.”

 

Durante le serate, gli stati dell’arte, ovvero momenti di auto osservazione, fungono come primo step per rispondere alla domanda “Come sono posizionato come genitore?” e “Quali abilità sto sperimentando ed in che modo sono modello per mio figlio che mi guarda?”

 

La trasmissione di strumenti e strategie prende, così, avvio dall’utilizzo della sensorialità: osservarsi ed osservare, per poi soffiare sulla fiamma della propria curiosità.

“Curiosità dal latino curiositas, desiderio di vedere, di sapere, per amore del conoscere, come stimolo intellettuale. La curiosità è madre della sapienza; destare, muovere, sollecitare, stuzzicare la curiosità”. E’ la curiosità la prima tappa di un percorso generativo, in quanto innesca la voglia di sperimentare e scoprire nuove strade, magari in connessione con altri, siano essi pari o adulti! L’innesco di questo circolo virtuoso nel genitore, non è automatico e scontato. Anzi. Spesso, il confronto apre alla fatica in relazione alle reazioni dei ragazzi, alle corse nella quotidianità che non permettono di rallentare e gestire la generazione di comportamenti facilitanti e la modellazione degli stessi.

Ecco allora che prendersi il momento “serata orientativa”, si trasforma in una parentesi. Tempo, in cui rallento e comincio, come genitore, un processo evolutivo … o quanto meno mi dò l’occasione di curiosare nuove posizioni, nuovi spunti e stimoli di riflessione. Immaginando una nuova versione di me, o un approfondimento di ciò che già sto facendo.

RIFLETTERE, FARE, NUTRIRE

Se le serate on line sono un primo momento di riflessione, le parentesi pratiche e di laboratori diventano un potenziamento personale e di ruolo, nonché un modo per mettersi in gioco (non si può chiedere ad latri, qualcosa che non saremmo disposti a fare noi!!!). Il download di nuovi schemi di riferimento avviene attraverso il fare: sperimentare i cinque sensi, modellare sculture e realizzare mappe emotive, sono solo alcune delle attività proposte.

 

L’uso delle mani, l’osservare, l’ascoltare, il gustare il momento sono strategie che vogliono aggiungere energia e alleviare la fatica del genitore, regalando un momento di nutrimento personale. Riprendendo la filosofia di Thich Nhat hanh, Monaco buddista, il nutrimento che abbiamo passa dal mangiare tutti I giorni quattro tipi di cibo diversi.

 

C’è il cibo commestibile, ed è quello che ingeriamo tutti I giorni, con la bocca. Il secondo tipo di cibo è quello sensoriale. E’ costituito dalle esperienze che riceviamo attraverso gli occhi, le orecchie, il naso, la lingua, il corpo, la mente. Non è commestibile nel senso del primo, ma entra nella coscienza sotto forma di informazioni che ogni giorno consumiamo. Il terzo tipo di cibo è la volizione, ovvero la volontà. E’ cibo perché nutre le decisioni che prendiamo, è cibo motivazionale, sono I nostri perché (ecco il motivo per cui cominciamo con la strategia del perché!!!). Il quarto cibo è la coscienza, individuale o collettiva che sia, nutre I pensieri e le azioni.

 

E tu, come genitore, ovvero persona che genera, di quale cibo hai voglia di nutrirti? E quale hai voglia di condividere con tuo figlio/a?

 

 

Di Sara Marchiori

Condividi questo articolo:

Potresti leggere anche:

IL PENSATORE SISTEMICO

Tra aprile e maggio, concluderò una serie di percorsi formativi che mi hanno permesso di accompagnare più di un gruppo di insegnanti durante quest’anno scolastico.

LEGGI TUTTO »

Scopri di più da ORIENTARE OGGI

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading