COME ORIENTARE NEL XXI SECOLO

 

La riflessione di come orientare nel XXI secolo inizia con una domanda: 

 

Quali sono le caratteristiche del nostro contesto attuale?  

 

Ognuno di noi sviluppa nel corso della sua vita delle convinzioni personali riguardo al sistema a cui partecipa. Sono convinzioni generate dalle conoscenze elaborate e dalle esperienze avute con il tempo. Tuttavia, se ci venisse chiesto di elencare degli aggettivi propri della nostra società, non mancherebbero fra i molti anche questi: la nostra è una società complicata, complessa, caotica. 

 

La nostra è la società delle 3 C  

 

Alzi la mano chi non è d’accordo!  

 

Una volta condiviso questo punto di osservazione iniziale (POI), l’orientamento, cioè quella scienza che ci permette di comprendere: 

 

  • dove sono,  
  • quale direzione potrei prendere,  
  • cosa potrebbe aspettarmi prendendo una via rispetto a un’altra,  
  • quali risorse mi servono per affrontare un percorso piuttosto che un altro,  
  • quali ho già, quali hanno bisogno di più tempo, a quale vocazione voglio dare voce,  
  • quale potenziale voglio esprimere… 
  • l’elenco continua……………… 

 

ha bisogno di facilitare nelle persone una forma mentis per affrontare le 3C. Infatti, a seconda di come apprenderò a muovermi in questo contesto, alzerò o meno la probabilità di successo personale  

 

successo personale=capacità di raggiungere gli obiettivi (concezione logica del design personale), i desideri (concezione valoriale del design personale), i sogni che abbiamo (concezione intuitiva del design personale)- 

 

Come si affrontano quindi le 3C? 

 

Partiamo dalla distinzione fra complicato, complesso, caotico: 

 

complicato=cum plico, ovvero con piegature, che è possibile s-piegare, è un fenomeno scomponibile nelle sue parti, lineare, ripetibile, anch’esso con un rapporto di causa-effetto. Per affrontare ciò che è complicato occorrono competenze tecniche sempre più strutturate e che richiedono innovazione continua.  

 

Complesso= cum plecto, ovvero intrecciato, tessuto insieme; è un sistema non lineare, composto di molti elementi collegati tra loro e dipendenti uno dall’altro, non riducibile, non ripetibile né prevedibile, nessun rapporto di causa-effetto. 

 

Caotico: imprevedibile, anche i pur minimi cambiamenti possono stravolgere la situazione che si sta vivendo, riprende la teoria del battito di una farfalla che può avere un effetto stravolgente dall’altra parte del mondo. 

(fonti complexityeducation.com) 

 

 

La risposta alle 3 C è proporre un orientamento semplice: sine+plico ovvero senza pieghe, per riportare alla linearità, ripetibile, con un chiaro rapporto di causa e effetto la progettazione personale. E’ un orientamento che promuove una visione di sé cangiante, in grado di cambiare con il tempo, perché il soggetto è attento ai segnali che riceve fuori e dentro di sé; il primo passo è facilitare maggiore consapevolezza, la stessa, tra l’altro, alla base dell’intelligenza emotiva. Il secondo è scegliere quale parte di me sento di voler potenziare dal punto di vista della tecnicità. E’ una scelta che richiede intenzionalità ossia “la freccia rappresenta l’intenzione. E’ ciò che collega la forza dell’arco al centro del bersaglio. L’intenzione deve essere limpida, cristallina, sincera, perfettamente equilibrata” (Paulo Coelho, il Cammino dell’arco)  

 

Allo stesso tempo l’orientamento è chiamato a potenziare l’intelligenza sistemica (A scuola di futuro, P. Senge) che ci permette di leggere il sistema nel quale siamo inseriti. Le abilità richieste sono: 

 

  • Essere capaci di raccogliere e valutare le informazioni ormai a disposizione della maggior parte.  
  • Essere capaci di valutare di volta in volta le informazioni, così da promuovere una crescita gradino dopo gradino, generazione dopo generazione. 
  • Essere capaci di scartare e evitare la spazzatura informativa 

 

E cosa dire della caoticità.  

 

Il Caos va limitato, non generalizzato; la capacità da promuovere in questo caso è: 

 

  • definire confini fra ciò che posso gestire e ciò che non è in mio potere. 
  •  Stimolare il pensiero a posteriori: cercare significato a ciò che è successo per  ri-ordinare e rendere comprensibile le vicende vissute, individuando i collegamenti. 
  • Dare voce al pensiero spirituale che evidenzia la grandiosità del cosmo e permette all’uomo di sentirsi parte di un infinito incomprensibile per la sua stessa natura. 
  • Imparare ad ascoltare il proprio intuito ossia l’intreccio di pensieri, emozioni, azioni 

 

I progetti che propone Orientare Oggi, muovono da questi presupposti. Si tratta di una ricerca continua e attenta che punta a una didattica quotidiana multi-strato, cioè che mentre lavora sulle conoscenze agisce sullo sviluppo e sulla generatività personale. Se vuoi approfondire scrivi alla nostra email. Sarà nostra cura contattarti. 

 

Massimo Ravasi  

 

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