“Forse è questo insegnare: far si che ad ogni lezione scocchi l’ora del risveglio” Pennac
Comincia il 13 settembre del 2022 la mia esperienza come docente all’interno di una scuola professionale. Si sa, spesso bistrattate, sono quelle scuole che raccolgono chi pensa di non farcela/ chi non ha voglia di studiare. Sterotipi? Da verificare.
Sempre affascinata da questo mondo mi ci avventuro, convinta che, come I licei e gli altri istituti tecnici o di formazione professionale fanno parte di quello che è un sistema economico.
O meglio, I ragazzi che partecipano, contribuiranno in un modo o nell’altro a mantenere o cambiare lo status quo, in relazione ai loro bisogni e desideri.
Definizione di sistema economico: “Il sistema economico è l’insieme dei soggetti che svolgono attività economica, cioè l’insieme di tutte le operazioni compiute dall’uomo per procurarsi i beni e i servizi necessari al soddisfacimento dei suoi bisogni.”
FRATTURE
All’interno del sistema economico “scuola” scopro, in breve tempo, che i ragazzi percepiscono profonda e cristallizzata una frattura: quella tra il dentro e il fuori.
Il dentro, la scuola è un luogo in cui studiano, hanno delle regole, ascoltano lezioni e professori di discipline diverse, prendono un caffè alle macchinette in orari stabiliti, vivono relazioni “obbligate” con persone che non possono scegliere … suona la campanella.
Il fuori, o quello che loro immaginano sia il mondo del lavoro, è il luogo dove diventano ricchi, guadagnano soldi, si divertono, “facciamo quello che vogliamo, agli orari che vogliamo, con le persone che vogliamo”, “non serve conoscere sta roba, si fa”. La domanda è “a cosa serve?”. Nella natura profondamente utilitaristica che li caratterizza come adolescenti.
L’immagine che arriva alla mente è questa:

Che pone alcune domande riflessive:
- Dove si posiziona la frattura tra dentro (scuola) e fuori (immaginario del mondo del lavoro)?
- Perchè la scuola e l’immaginario della vita reale sono così lontani?
- Come posso colmare la frattura tra le due dimensioni del sistema che i ragazzi vivono?
E soprattutto:
- Come posso coinvolgerli, nell’ottica di una partecipazione al sistema economico in cui sono e saranno inseriti?
Il senso di laboratorio atteggiamenti e relazioni (LAR disciplina che condivido con loro quest’anno) è sbiadito e le operazioni per procurarsi beni e servizi per loro interessanti, poco accattivanti. E’ una sfida far scoccare l’ora del risveglio.
DALLA TEORIA ALLA PRATICA
Come orientatrice, attivo processi di consapevolezza e significazione rispetto alle esperienze, accompagno persone nello scoprire i talenti e scegliere quali mettere in gioco all’interno del sistema in cui sono inseriti.
Scatta il pensiero che potrebbe non essere molto diverso da quello che posso proporre all’interno di un sistema scolastico. Orientare il processo, per svelare come la scuola può essere vita vera e come la vita vera può essere scuola. Far scattare un risveglio, graduale, accompagnato e consapevole per far si che i ragazzi vivano un apprendimento pieno.
Strategia orientativa, modalità on.
Guardo al processo e davanti all’obiezione “nella vita vera, lavoro e guadagno, a scuola no”, ravvivo il parallelismo il sistema economico … in fondo loro mi hanno parlato del fatto che guadagnano soldi nel mondo del lavoro, mentre a scuola no.

Riprendendo il sociologo Bordieu, sparo sulla lavagna tre immagini: libri, persone, banconote. Hanno un significato preciso all’interno dell’economia e rappresentano le tre tipologie di capitale che Bordieu prende in considerazione all’interno del suo pensiero.
Il sociologo definisce il capitale sociale come «la somma delle risorse, materiali o meno, che ciascun individuo o gruppo sociale ottiene grazie alla partecipazione a una rete di relazioni interpersonali basate su principi di reciprocità e mutuo riconoscimento».
La domanda che pongo è: Cosa si fa all’interno del sistema scuola?
- Si incontrano persone
- Si leggono libri
- Ci si prepara per fare (anche) soldi
Potenziare atteggiamenti e comportamenti per vivere meglio il rapporto con gli altri è solo un primo step per coltivare il capitale sociale; condividere informazioni e conoscenze, siano esse tecniche o trasversali potenzia il capitale culturale, che, può diventare materiale nei tirocini e nelle prossime esperienze appena fuori dalla porta della scuola.
Tipologie diverse di capitale che cominciano a cucire, almeno in parte, la frattura tra dentro e fuori.
L’operazione – lezione, strategicamente preparata, partendo dall’ascolto attivo dei bisogni di ragazzi “che non ce la fanno/non hanno voglia”, avvia il coinvolgimento. Sto comunicando concetti che sono loro utili e li toccano. Attivazione sensoriale, primo principio per orientare.

Si sa, il sistema è fatto da persone. Svegliare l’interesse stimola nel voler provare a cogliere l’opportunità … o riformulata per i ragazzi, a crearsi l’opportunità.
Ma allora prof, posso costruire io quello che voglio fare? La domanda per l’attivazione del protagonismo personale … il flusso orientativo corre.
Accosto al sistema economico, il ragionamento personale: se libri, persone e banconote sono a portata di mano anche a scuola, possiamo pensare a questo tempo come ad una coltivazione del proprio bilancio in termini di patrimonio, economia e finanza.
Proprio come nelle aziende in cui si farà tirocinio. E che hanno una mission e una sfida.

Declino la metafora:
- Patrimonio: tesoretto di esperienze, personali, professionali e scolastiche che mi porto dietro e che mi hanno fatto crescere emotivamente, socialmente, culturalmente
- Economia: dal mio patrimonio posso evincere competenze tecniche e professionali. E’ un pò il mio conto corrente che posso scegliere come utilizzare a livello personale e professionale
- Finanza: quali investimenti posso fare affinchè il mio patrimonio e la mie economia siano fruttiferi?
Cominciano ad immaginare il tintinnio delle diverse monete che hanno dentro di loro. Suono dolce e goloso.
Ecco allora che la dimensione del potenziamento personale assume una forma ed ognuno scopre un pezzetto del significato che LAR potrebbe avere nella costruzione del suo bilancio personale.
Cambiando la prospettiva il dentro ed il fuori sono meno lontani. Dando un significato diverso ai minuti spesi insieme e a quello che ci aspetta nel corso dell’anno, rivisitiamo il senso di essere dentro la scuola e parte di un sistema (che si può immaginare e creare): per me, la lezione più orientativa della settimana.
L’ora del risveglio è lunga, ma, adesso, meno sbiadita.