Un articolo dedicato a Asitor, perché da oggi Orientareoggi è una delle sedi diffuse in Italia di questa associazione che sta dando molto all’orientamento sotto tanti punti di vista fra i quali l’eticità.
Si perché Asitor offre agli associati l’opportunità di condividere alcuni principi che per chi si occupa di orientamento sono una manna.
Riprendendo il codice etico dell’Associazione si legge a proposito dell’orientamento:
Articolo 7. L’Orientamento è l’insieme di tutti quegli interventi finalizzati a consentire all’individuo di prendere coscienza di sé, del mondo del lavoro e del proprio bagaglio culturale per poter progettare autonomamente il proprio percorso di vita personale e professionale in modo sempre più efficace e contestuale.
Articolo 8. La finalità dell’Orientamento è quella di favorire nella persona la consapevolezza della propria identità e del proprio ruolo in un determinato contesto, così da permetterle l’acquisizione di strumenti che le consentano di essere protagonista delle proprie scelte.
Articolo 9. L’attività di Orientamento si differenzia in maniera sostanziale dalle attività di selezione e di mera promozione di percorsi formativi o scolastici; non deve offrire risposte immediate e definitive come supporto in specifiche fasi della vita, ma deve essere visto come un mezzo utile a favorire il processo di scelta formativo/professionale del soggetto.
Orientareoggi condivide questi principi e si permette di aggiungere un suo articolo.
Articolo A: L’orientamento è quella pratica che permette a chiunque di potenziare quella capacità di muoversi in un contesto sempre più caotico, complicato e complesso. Muoversi da protagonisti, consapevoli come descritto nell’incipit del Gabbiano Jonhatan Livigston che si può stallare e precipitare giù. Tutto questo fa parte dell’apprendimento: per volare e orientarsi in volo bisogna esperire. L’orientamento facilita questo processo e mette la persona nella posizione di lanciarsi ma con un paracadute, fatto di un tessuto speciale: consapevolezza di dove sono, di chi sono, di cosa lasciare andare, di cosa rafforzare, di cosa aggiungere per dare voce al mio potrei essere.
Siamo dei tifosi del potenziale e del processo di fioritura, e pensiamo che il lavoro dell’orientatore sia speciale perché dà un contributo alla realtà: invita i talenti a brillare, invita i volenterosi a essere, invita gli ignoti a diventare.
Ed ecco un’altra vicinanza con Asitor:
Articolo 10. L’Orientatore associato d’ora in poi indicato come “Orientatore ASITOR” deve avere una preparazione multidisciplinare che comprenda competenze in ambito sociologico, giuslavorista, psico-pedagogico e andragogico, e una capacità di reperire informazioni circa percorsi formativi, opportunità professionali, norme e leggi rilevanti per il tipo di utenza da trasmettere come competenza alla persona in Orientamento. L’Orientatore ASITOR opera nel rispetto delle proprie competenze, rispettando le competenze e le specificità delle altre discipline. Riconosce i limiti della propria competenza e fornisce al cliente le informazioni circa la propria figura professionale e la metodologia del proprio operato.
L’Orientatore ASITOR non deve ingenerare aspettative infondate nel proprio cliente, non deve utilizzare indebitamente la fiducia del rapporto professionale per conseguire ingiusti vantaggi e non deve approfittare dell’eventuale influenza che può avere sul proprio cliente.
Articolo 11. L’Orientatore ASITOR è tenuto ad avere un’adeguata formazione e l’obbligo di aggiornamento secondo i criteri stabiliti dall’Associazione ed in relazione al proprio livello di qualificazione, in tutti gli ambiti in cui opera. ASITOR metterà a disposizione dei suoi associati attività formativa di aggiornamento professionale.
Articolo 12. L’Orientatore ASITOR deve sempre garantire la sua autonomia professionale, pertanto deve accettare solo condizioni lavorative che non la compromettano.
Articolo 13. L’Orientatore ASITOR deve valutare con attenzione il grado di attendibilità delle informazioni, dei dati e delle fonti che utilizza nell’erogazione del suo servizio.
Articolo 14. L’Orientatore ASITOR si attiene al rispetto della libertà e della dignità della persona, rispettando il diritto alla riservatezza, all’autodeterminazione ed all’autonomia del proprio cliente. L’Orientatore ASITOR è tenuto a svolgere la professione rispettando opinioni e credenze, evitando discriminazioni relative ad estrazione sociale, condizioni economiche, nazionalità, credo religioso, idee politiche, etnia, genere, Orientamento sessuale e abilità e deve rifiutare ogni forma di collaborazione atta a ledere tali principi.
Per orientarsi servono cartelli anche a chi è chiamato a facilitare questo processo. Orientareoggi li condivide e li prende a riferimento: per smarrirsi ci vuole poco.
Attenti al lupo!! E grazie Asitor
P.s. : Che cosa significa essere sede accreditati Asitor? Darsi da fare per diffondere una cultura orientativa attuale, essere a disposizione per scambi e arricchimento reciproco; avere la porta sempre aperta come è da sempre nel nostro stile e molto altro.