ORIENTARE OGGI e JOBIRI

Scegliere un Partner con cui collaborare e condividere progettualità, pensiero e azioni richiede attenzione.

Fino a quando si balla da soli si ha più probabilità che tutto fili liscio. Quando il team è ben affiatato, basta lasciare andare le braccia e le gambe.

Si presta attenzione al coordinamento, al fatto che lo stile sia coerente, che il metodo sia funzionale all’obiettivo che ci si è posti. In alcune occasioni ci si può permettere anche di praticare del Freestyle. Il processo è interno.

Scegliere un partner è come scegliere un compagno di ballo. Certo, questo non significa che si ballerà esclusivamente insieme sempre e comunque. Tuttavia anche quando ci si dedica ad altro, resta sempre un occhio di attenzione.

 

Per orientarsi in questo processo può essere utile tenere presenti alcune domande:

 

  • Quali sono i valori di questa realtà?
  • Che tipo di approccio al mercato ha questa realtà?
  • Quali sono i motivi che mi spingono a sviluppare un legame con questa realtà?
  • Che utilità ha questa partnership nella mia mission?
  • In cambio cosa chiede?
  • Si tratta di una partnership alla pari, up and down, down and up?
  • Quali obiettivi comuni possiamo condividere?

Una partnership prevede uno scambio, un do ut des, che non ha per forza di cose una natura economica. Ci si può scambiare anche conoscenze, approcci, strategie, tutto ciò che può rappresentare un arricchimento per una o l’altra parte. Per essere duratura gli esperti spiegano che questo tipo di rapporto ha bisogno di basarsi sulla filosofia del win-win.

 

Ci sono partnership che si sviluppano a poco a poco. All’inizio ci si frequenta perché si è condiviso un interesse, una tematica, un focus. A volte il tutto è giustificato dal fatto di avere un ritorno economico. Si fa business. Altre, perché si ha in comune un valore. Può capitare che si tratti pure di un’ideale.

Se clicchi il seguente link https://orientareoggi.com/  ti troverai sulla nostra pagina principale. Scorrendo in basso trovi il banner: “La tua situazione professionale non ti soddisfa?”

 

Il logo che noti è quello di Jobiri: “il 1° consulente di carriera online che usa l’intelligenza artificiale per accelerare la ricerca lavoro a chiunque e che rende i servizi di carriera finalmente più umani, efficaci ed universali” (jobiri.com).

Da dove nasce questa partnership?

C’era una volta, in un paese lontano, un mago che voleva trovare la pozione magica per fare sì che chiunque diventasse bravo a promuovere la propria professionalità. Nel pentolone ci aveva messo un po’ di consapevolezza professionale, un po’ di immaginazione, un po’ di narrazione, un po’ di intenzionalità, un po’ di informazioni, un po’ di grafica, ma tuttavia mancava sempre qualcosa.

 

Il mago aveva perso ormai ogni speranza. Si sa, ogni mago ha la sua fissazione, e la sua era proprio di rendere le persone capaci ed efficaci nel trovare il proprio lavoro. Un giorno, ormai abbattuto, il mago andò a camminare nel bosco delle Idee.

 

Cammina e cammina, improvvisamente, inciampò in una radice a cui non aveva mai prestato attenzione. Sul cartello a fianco della radice c’era scritto: intelligenza artificiale. Il mago ne prese un pezzettino e in fretta e furia tornò a casa. Lasciò cadere il pezzettino nel pentolone e tutto prese a bollire. Eureka!! La pozione era ora completa.

 

Jobiri ha investito proprio in questa radice e attraverso la sua piattaforma sta dando modo a molte persone di dar voce alla propria identità professionale. Può l’intelligenza artificiale sostituire l’essere umano? Può un orientatore essere sostituito da una macchina?

 

Premessa: per orientarsi nel proprio percorso professionale occorrono anche gli altri elementi presenti nel pentolone. In caso contrario le probabilità di raggiungere il proprio successo personale diminuiscono radicalmente. Tuttavia l’intelligenza artificiale facilita i processi. Funziona un po’ come il correttore automatico di word. Alzi la mano chi non lo usa!!!

 

Questi strumenti non solo facilitano il processo ma danno modo anche di apprendere e di arricchirsi. Provare per credere: iscrivetevi sulla piattaforma free e potrete assaggiare quanto sia comodo.

 

Individuato un obiettivo professionale e compilati i campi richiesti (esperienze, competenze, istruzione, formazione…) do il comando analizza il mio cv. L’intelligenza artificiale mi rimanda una percentuale di successo, quali termini migliorare, mi suggerisce le parole chiave, mi dà una corrispondenza di congruità fra il curriculum elaborato e il profilo lavorativo di riferimento.

Così a poco a poco si diventa degli esperti. Alla radice Jobiri ha aggiunto anche la possibilità, per chi sente il bisogno di scoprire il resto della pozione, di sperimentare il career coaching. In sintesi l’obiettivo di questi percorsi è permettere al beneficiario di individuare il modo per esprimere pienamente il potenziale del proprio profilo, di orientarsi in un mercato del lavoro in forte cambiamento. Qui entra in gioco la partnership con Orientareoggi e nello specifico con il sottoscritto: uno dei sei career coach scelti da Jobiri.

 

Mi piace essere un coach di una realtà giovane e frizzante come Jobiri. Mi dà energia e mi permette di partecipare a quel filone che è alla ricerca di nuove vie per alzare le probabilità di successo per chiunque voglia mettersi in gioco professionalmente.

 

Orientareoggi e Jobiri hanno alla base dei valori comuni: uno fra tutti l’unicità di chiunque. Qualcuno potrebbe pensare che sia un controsenso e che l’intelligenza artificiale renda tutti uguali. Invece è proprio l’intelligenza artificiale che può dar forza a un’idea. A ognuno la sua.

Ripeto per gli scettici: provare per credere.

Intelligenza artificiale + professionalità umana rendono più efficace ciò che si mette in campo. Devo confessare che, come coach, sto apprendendo anch’io dall’intelligenza artificiale. Arricchisco il mio linguaggio tecnico.

 

I tempi cambiano e sempre più aziende usano degli algoritmi per svolgere le prime selezioni: se stai cercando nuovo lavoro, tieni presente che più della metà delle candidature vengono respinte prima ancora di essere esaminate da una persona. Questo è dovuto a sistemi noti come Applicant Tracking System (ATS), sviluppati per le grandi aziende in modo da semplificare i processi di ricerca e selezione. I software ATS hanno il pregio di selezionare grandi quantità di candidature velocemente e andando subito al sodo.

 

Un aspetto importante degli ATS è proprio l’analisi del CV: il software garantisce l’elaborazione automatica dei dati attraverso una scansione preliminare per analizzare le competenze, l’istruzione e l’esperienza di un candidato. Ecco perché è fondamentale ottimizzare il tuo CV per superare questa fase iniziale.

Il Des che ricevo da Jobiri è aggiornamento, downloading professionale. L’orientamento è in continua evoluzione, la comunicazione sta cambiando. A volte tradurre una storia professionale, mettere nero su bianco la propria identità professionale non è semplice. L’intelligenza artificiale dà una mano.

Altro?

 

Jobiri ha messo a disposizione dei suoi coach una pagina personalizzata: se vuoi puoi registrati su quella di Orientareoggi cliccando qui https://massimoravasi.jobiri.com/

 

 

 

 Di Massimo Ravasi

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