CONTRIBUIRE CON LA PROPRIA UNICITA’

L’approccio di Orientare Oggi in quattro step

 

Orientare Oggi nasce con l’intento di creare spazi di pensiero ed azione orientativi. Partendo dalla semplice condivisione di informazioni per arrivare all’accoglienza del contributo di ciascuno, gli spazi e le azioni orientative, hanno l’obiettivo di costruire un cambiamento culturale in cui l’io si rivolge al noi, con consapevolezza ed energia, nella realizzazione di un sistema orientato al benessere della comunità in cui si è inseriti.

La scala per raggiungere questo obiettivo è formata da gradini diversi in cui ognuno gioca la sua intensità, il suo ritmo ed il suo passo.

 

 

PRIMO GRADINO: INFORMARE ed INFORMARCI

 

L’informazione è il primo passo quando ci incamminiamo all’interno del processo di partecipazione. Sebbene possa essere percepita come un processo unidirezionale, all’interno dell’ottica orientativa, l’informazione è dialogica: se da un lato informiamo rispetto ai progetti, ai contenuti, alla realizzazione degli stessi, dall’altra ci arrivano informazioni rispetto a come cambia la lettura del contesto territoriale (non solo regionale), a come cambiano i ragazzi dalla prospettiva di insegnanti e genitori e a come gli insegnanti integrano il concetto di orientamento all’interno dei percorsi didattici. Quanto più, questo primo scambio è basato su informazioni chiare e linguaggio condiviso, quanto più pone le basi per una consultazione precisa e dettagliata dei bisogni e delle esigenze del contesto culturale in cui ci mettiamo in gioco.

 

 

SECONDO GRADINO: CONSULTARE

 

La consultazione permette di andare a definire un quadro comune e chiaro di riferimento rispetto sia al potenziamento di quelle aree che gli attori coinvolti vedono come prioritarie, che lavorare nella direzione di coinvolgerli all’interno della costruzione di opzioni diverse. Raccogliere le diverse opinioni dei dirigenti e dei coordinatori, reperire punti di vista diversi da parte di genitori e ragazzi,  confrontarsi su ciò che si può effettivamente mettere in campo dalle diverse parti in gioco, diventa il secondo gradino per orientare l’attenzione e condividere interventi che siano mirati e partecipati. Prima di decidere insieme cosa effettivamente mettere in campo.

 

 

TERZO GRADINO: DECIDERE INSIEME

 

L’essere “chiamati in causa” ed avere voce in capitolo nella presa di decisioni è unanimemente considerato l’ingrediente base all’interno di un processo di partecipazione. Infatti su questo gradino si compie un passaggio interessante: la distribuzione del potere. Su questo gradino si concerta chi può fare cosa, in termini di azioni orientative concrete verso la direzione scelta. Quando lavoriamo con insegnati, genitori, ragazzi, in processi orientativi di gruppo, il decidere insieme attiva un’energia potente che fa emergere potenzialità e talenti … e lascia intravvedere, alla fine della scala, paesaggi stellari.

 

 

QUARTO GRADINO: AGIRE INSIEME

 

Tutti gli attori coinvolti giocano all’interno del processo un ruolo chiave, nel momento in cui condividono ed agiscono il loro contributo nel piano di realizzazione. La trasformazione del processo orientativo, da partecipativo a contributivo, arriva a questo punto: genitori, ragazzi, insegnanti, istituzioni, orientatori agganciano il loro pezzo di puzzle, lo interpretano portando in scena il loro essere, e se ne sentono protagonisti.

 

 

IN VETTA: CONTRIBUIRE

 

Passare dall’informazione al contribuire, fa si che le persone che incrociamo, si sentano parte di un processo più ampio e possano esprimere la versione migliore di sé, nonchè porla in connessione con altri. Questa è la vera magia del processo di partecipazione orientativa: far si che ognuno faccia brillare la propria unicità, e la stessa venga riconosciuta, come contributo importante all’interno di un sistema  complesso ed in continua evoluzione.

 

Chi ha accolto l’avventura di salire i gradini di questa scala, è stata Cecilia, che ha scelto di informarsi, consultarci e cominciare a contribuire alla crescita di Orientare Oggi.

 

Ben arrivata Cecilia … e che la scalata sia divertente ed orientativamente partecipata!

 

 

Di Sara Marchiori

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