INCIPIT ORIENTATIVO DELL’ANNO 2023: PALESTRA

Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi.(Roberto Benigni)


Eccoci. E’ gennaio e comincia un nuovo anno. Si sa, gennaio è il mese degli inizi, dell’avvio delle azioni per praticare i buoni propositi. Ma soprattutto, gennaio è il mese in cui le palestre si riempiono e si comincia a bruciare il panettone ed il pandoro. Insomma, ci si mette ad esercitarsi per arrivare in forma … alla primavera.
L’allenamento proposto in questo incipit orientativo è simile a quello della palestra. Pront*?




ESERCIZIO N.1


Disegna sul pavimento 4 cerchi concentrici e prepara 4 cartellini: comfort, paura, apprendimento e crescita. Distribuiscili nei cerchi mettendo comfort al centro, paura sul secondo e così via. 


Osservali e posizionati nella zona in cui vorresti passare il tuo 2023, pensando che:

 
ZONA DI COMFORT: “una condizione mentale nella quale una persona prova un senso di familiarità, si sente a suo agio e nel pieno controllo della situazione, senza sperimentare alcuna forma di stress e ansia.”da Wikipedia. 

Ovvero quella zona in cui personalmente e professionalmente non arreca pungoli e particolari stimoli, quell’area personale e/o professionale in cui predomina la rilassatezza e la tranquillità.


ZONA DELLA PAURA: ora … paura forse è un parolone per alcuni, per altri è esattamente quella sensazione che “col cavolo che abbandono la mia rilassatezza, trooooppoo alto il grado di stress e paura che comporta”. Lo stress è la risposta del nostro organismo quando si sente messo sotto pressione da qualcosa. È una risposta a-specifica che si attiva ogni volta che per un motivo o per l’altro abbiamo la sensazione di dovere fare appello a tutte le nostre facoltà fisiche e mentali per cavarcela in una qualche situazione… che sia scappare da una tigre affamata o superare l’esame per la patente di guida. Sbirciare in questa zona e cominciare ad elencare le paure può essere un primo passo per avventurarsi verso la


ZONA DELL’APPRENDIMENTO: sopportare il dis – agio che comporta affrontare le paure implica sopraggiungere nella magica foresta dell’apprendimento, della scoperta, della meraviglia. L’uomo nasce come essere curioso, che esplora e supera le sue paure per arricchire le sue facoltà mentali e fisiche. Siano le une o le altre … quest’anno quali ti va di esercitare? Quali apprendimenti ti incuriosiscono?


ZONA DELLA CRESCITA: una volta affrontati i mesi invernali di palestra, si arriva alla primavera dove si germoglia. Il processo di passaggio da una zona all’altra può comportare l’alzare e l’abbassare la leva dei pesi e delle altezze da saltare, ma quest’anno dove ti piacerebbe vederti germogliare? In quali ambiti professionali e personali? Ti immagini più come una sequoia o una betulla? Più un surfista o più un alpinista?

 
Ripetere l’esercizio nel corso dell’anno permette di mantenere attivi i muscoli del posizionamento personale e della scelta pro attiva.




ESERCIZIO N. 2


Lavorare sul posizionamento implica anche scegliere a cosa e a quanto dedicarsi, in termini di progetti personali e/o professionali. L’esercizio n. 2 consiste nel pensare alle tue passioni, ai tuo progetti ed ai lavori passati.
Chiediti: in genere ti concentri su più cose insieme o su una per volta prima di passare alla successiva (e così via)? Quanti progetti ti piace avere sul tavolo contemporaneamente? Qual è la tua giusta misura?
Prova a segnare un cerchio lungo questa linea rispetto al tuo posizionamento personale:

E nel tuo 2023, dove ti piacerebbe spostarti? Cosa bolle in pentola? E quanti fuochi hai in programma di gestire nel corso dell’anno che si appresta a partire? Sposterai alcune pentole da un lato o dall’altro?
Avvertenza: non è detto che nel corso dell’anno la tendenza non possa cambiare, per questo, ripetere l’esercizio nel corso dell’anno permette di mantenere attivi i muscoli del posizionamento personale e della scelta pro attiva.




ESERCIZIO 3


I primi due esercizi sono più simili al bilanciere: posizioni i pesi un po’ da un lato, un po’ dall’altro in relazione a quanto senti di essere forte nel sollevarli. Il terzo esercizio è più simile al tapiroulan. Osserva la schermata che hai davanti ed al posto del tempo, velocità, calorie, hai i pulsanti varietà, senso e denaro. Sono tutti e tre importanti nel tuo allenamento, la differenza sta in come scegli di orientare un criterio rispetto all’altro.
La varietà (per cui hai già potenziato un po’ i muscoli facendo l’esercizio 2) è connessa al senso di avere abbastanza competenze e progetti diversi tra cui muoversi, che si succedono ad un ritmo giusto per te, in questo momento. La quantità di varietà necessaria può cambiare a seconda del periodo dell’anno e del momento di vita e, di solito, più un progetto o un ambito è vario, meno attività ulteriori potrebbero servire.

 
Esperimento 1: disegna una bilancia e su un piatto raffigura la varietà di progetti personali e/o professionali che immagini ti faccia stare bene nel corso del nuovo anno. Sull’altro quelli che hai già in programma/quelli che hai già avviato e proseguiranno. Come sono i due piatti della bilancia? Hanno un equilibrio giusto per te? O uno pesa più dell’altro?


Esperimento 2: pensa ad un periodo della tua vita in cui ti sei sentito in perfetto equilibrio tra i diversi progetti che stavi seguendo. Rappresenta su un foglio quel momento e focalizza queste domande: Quanti progetti avevi in essere? Quanti ne immaginavi e ha messo in cantiere? Dov’eri e dove li portavi avanti? Con chi? In quali condizioni (fisiche e psicologiche)?


La varietà non è sconnessa dal senso che diamo al viaggio chiamato vita e che stiamo costruendo. Nell’articolo della newsletter precedente sul bilancio, ho chiesto di focalizzare il perché delle cose che sono state fatte durante l’anno. Questa tecnica fa emergere il significato: se ancora non hai provato, riporta alla mente le esperienze fatte o che hai in progetto per l’avvio dell’anno ed individua le attività specifiche in cui ti sei sentito pienamente vivo, o che ti procurano molto entusiasmo al pensiero.


Va bene anche se sono tra loro diverse, anzi, ancora più interessante fare la lista dei perché che stuzzicano i tuoi sensi e significati. Quali sono gli elementi in comune tra i diversi momenti che hai individuato? Includevano altre persone? Che tipologie di persone includevano? Da quali sei stat* distante? In che tipo di contesti li hai portati avanti?

 
Per rendere felice questo nuovo anno abbiamo bisogno di significati, personali e magari, condivisi.


Oltre a (un po’) di denaro. Il denaro è un ingrediente, tipo il sale che si mette nelle ricette. Quanto basta. Ed ognuno ha il suo QB. Quando si elabora un progetto o più progetti sul nuovo anno, è interessante, nonché importante tenere conto di quanto sale abbiamo bisogno per avere un piatto che ci soddisfa. Quanto denaro ti serve per le spese di base? Di quali cose ed esperienze hai bisogno per sentirti soddisfatto? Hai alcune ancore di salvezza (amici, famigliari che ti presterebbero dei soldi se fossi in caso disperato)? Come gestisci le tue entrate economiche? Che valore ha per te il risparmio? E la spesa?


La velocità, il tempo e le calorie, come la varietà, il senso e il denaro sono variabili.

 
E non è importante come le impostiamo sul nostro personalissimo tapiroulant della vita, ma che la corsa, la camminata, la nuotata o il volo abbiamo complessivamente un margine di senso, denaro e varietà sufficiente a darci la sensazione di contribuire ed avere un impatto positivo per il nostro benessere personale e per il mondo che ci circonda.




Di Sara Marchiori

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