RIAPRONO I BATTENTI

È l’ultima newsletter di un agosto particolarmente caldo in procinto di lasciare il suo posto al mese successivo in cui riapriranno le porte delle scuole. Per Orientareoggi riprendono le attività di formazione dedicate agli insegnanti e agli alunni. Quest’anno accompagneremo i ragazzi non solo in classe ma anche in percorsi individualizzati di coaching. È una delle azioni previste dal PNRR che abbiamo già cominciato a sperimentare in chiusura dello scorso anno.

 

L’orientamento allarga i suoi confini; così ci ritroviamo a decidere di investire sempre più su un binomio importante per la crescita e lo sviluppo personale:

Orientamento e Apprendimento

Tra le altre cose, abbiamo approfondito come la scelta della scuola superiore possa essere un’occasione per potenziare una delle dimensioni fondamentali dell’apprendimento, la capacità di problem solving.  Il risultato finale è stata la nostra ultima pubblicazione: Liberə di decidere la scuola superiore. Manuale di consapevolezza per giovani studenti. (https://amz.run/71i5)

 

Come le altre di Orientareoggi. si tratta di un’autopubblicazione, voluta per scelta in quanto mezzo editoriale veloce che ci consente di rispondere in tempi brevi ai segnali che captiamo. Il nostro obiettivo da sempre è quello di condividere e diffondere teorie, metodologie, tecniche e pratiche che concretizziamo nelle esperienze orientative che mettiamo in gioco.

Come le altre di Orientareoggi. si tratta di un’autopubblicazione, voluta per scelta in quanto mezzo editoriale veloce che ci consente di rispondere in tempi brevi ai segnali che captiamo. Il nostro obiettivo da sempre è quello di condividere e diffondere teorie, metodologie, tecniche e pratiche che concretizziamo nelle esperienze orientative che mettiamo in gioco.

 

Esperienza e Attività: entrambi i concetti appartengono al mondo di Orientareoggi ma è bene mettere in evidenza la sottile e forte differenza fra essi.  Esperienza deriva dal latino experire, cioè passare attraverso, provare, “…sentire, essere colpito da una situazione di vita.” Un’esperienza è tale se presenta “almeno due elementi: uno affettivo dato dalla reazione emozionale che si prova, l’altro cognitivo che consiste nel cercare di capire il perché, il senso di tali emozioni, la loro radice profonda. La reazione emozionale e la riflessione critica a essa associata, anche se in forma talora assai attenuata, fanno parte di ogni forma di esperienza. L’esperienza ha a che fare con il singolo partecipante all’attività, con quanto ne è o ne è stato coinvolto; la sollecitazione che prova o che ha provato; la modifica o trasformazione interiore che è avvenuta.  L’attività riguarda le cose che si fanno e il perché le si fa”. (Michele Pellerey, L’identità professionale oggi, Franco Angeli).

Per promuovere l’elemento affettivo elaboriamo narrazioni grazie alle quali coinvolgere i partecipanti in una sorta di viaggio, durante il quale si affronteranno diverse sfide, come dice Gallwey, interiori. Utilizziamo alcune leve che ci permettono di entrare nella zona di apprendimento, e quindi di stimolare un cambiamento. Ci si allontana dalla spiaggia e dalla zona di sicurezza quando iniziamo ad essere curiosi, ad esplorare, a guardare sotto la superficie, ad aprire l’orizzonte. I gallesi usano la parola Hwyl (si pronuncia u-il) per esprimere questo concetto. “Letteralmente, Hwyl indica la vela di una barca. Una parola meravigliosamente onomatopeica che sta a significare esuberanza o eccitazione, come se ci stesse muovendo insieme a una folata di vento. La si usa per descrivere un lampo di ispirazione, l’entusiasmo. Tuttavia è anche la parola con cui si dice addio:

Hwyl fawr: Vai con il vento in poppa

(Tiffany Watt Smith, Atlante delle Emozioni Umane, Utet)

I viaggi di apprendimento sono finalizzati a promuovere un’evoluzione, portano a diventare altro. Sono occasioni in cui si sente che è giunta l’ora di fare spazio e di abbandonare ciò che potrebbe ostruire un nuovo fluire: il potenziale ancora inespresso.

 

Così nei nostri viaggi pungoliamo i partecipanti perché si sperimentino nella manipolazione identitaria: a trattarsi come della morbida creta a cui dare una forma.

Li stimoliamo ad andare oltre se stessi, a superare i limiti del proprio IO e scoprire il Sistema di cui fanno parte, pur mantenendo quel contatto fondamentale per raggiungere il successo personale e sviluppare la propria ambizione. Ampliando la propria prospettiva, i ragazzi si trovano di fronte a un bivio: entrare nel Mondo a piè pari dando il proprio contributo per trasformarsi in persone, oppure mantenersi saldi alla dimensione dell’IO per raggiungere scopi individuali. Se l’individuo è colui che è provvisto di coscienza, la persona sviluppa anche autocoscienza e personalità e quindi è in grado di ri-conoscersi.  Il riconoscimento consente di effettuare un salto identitario, incrementa la consapevolezza rispetto a chi si è e a valutare la direzione da prendere. È in questo modo che i ragazzi percepiscono il significato della libertà.

 

Nonostante la cronaca non faccia che proporre quotidianamente la bruttezza dell’essere umano, nel rispetto di ogni storia personale, caratterizzata da una sua unicità, è importante insistere nel diffondere alcuni valori. E l’orientamento ha il dovere di facilitare la voce di valori quali:

il rispetto e il riconoscimento dell’altro, la responsabilità civile e naturale,

la volontà di migliorare e di essere sempre disposti ad apprendere con umiltà e coraggio.

In procinto di arrivare presto a questo inizio settembre ho cercato un motto, una sorta di mantra da ripetere per mantenere viva la speranza in ciò in cui credo e dare forza alla mia intenzionalità.

Individuare una frase che mantenga accesa la fiammella della propria motivazione ad insistere nel voler raggiungere la propria meta, è una prassi che propongo in chi accompagno e oriento. Le parole prendono poi forma e diventano azioni. 

 

“Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi.” (Rita Levi-Montalcini)

 

 

di Massimo Ravasi

Condividi questo articolo:

Potresti leggere anche:

CRONACA ORIENTATIVA

Periodo intenso per Orientareoggi. Con l’inizio della scuola sono partite le attività di orientamento dedicate agli alunni della prima media (Scuola Secondaria Primo Grado).  

LEGGI TUTTO »

EVENTI ORIENTATIVI

“I punti di vista costruiscono la realtà” I battenti si sono riaperti e il buon vecchio “tan – tran” è rientrato nella quotidianità. Le strade

LEGGI TUTTO »

LA MIA PRIMA AFRICA

Sono le 6 di mattina. Il sole splende già sull’orizzonte. È ancora leggermente fresco, ma tra poco farà caldo. Tanto caldo. Qui a Garoua, nel

LEGGI TUTTO »

VENDEMMIA ORIENTATIVA

Settembre è un mese ricco di eventi formativi per Orientareoggi, quasi una vendemmia dopo tanto lavoro dedicato al vigneto Orientamento.   Negli ultimi mesi dai

LEGGI TUTTO »

RIAPRONO I BATTENTI

È l’ultima newsletter di un agosto particolarmente caldo in procinto di lasciare il suo posto al mese successivo in cui riapriranno le porte delle scuole.

LEGGI TUTTO »