“Ritengo che ogni essere umano abbia il diritto inalienabile di vivere e decidere quali regole funzionino per lui”
J. Frey
E cosa meglio può focalizzare l’attenzione sulle regole, se non la dieta che si comincia dopo le feste?
Andando a curiosare rispetto alla sua etimologia, questa parola significa “[dal lat. diaeta, gr. δίαιτα «modo di vivere»]. – 1. Nell’antica medicina greca, il complesso delle norme di vita (alimentazione, attività fisica, riposo, ecc.) atte a mantenere lo stato di salute; oggi, con sign. più limitato, alimentazione quantitativamente e qualitativamente definita, rivolta a conseguire scopi terapeutici o preventivi” Treccani.
Digressione: con alcuni alunni dell’istituto professionale in cui insegno, abbiamo approfondito il tema del body shaming e il termine dieta è stato definito come qualcosa che la società ti costringe a fare per essere accettato dagli altri.
“Se uno è un ciccione, è quello, ma forse non si dovrebbe giudicare solo per quello che mangia e per il suo fisico”, evidenzia E. che mi spinge a mettere luce sulla dieta della mente, più che quella del fisico.
Ecco allora che, questo articolo non vuole focalizzare l’attenzione su quello che si mangia o non si mangia dopo le feste per la prova bikini dell’estate (attenzione: Orientareoggi lavora anche sulla percezione del proprio corpo … magari ne parliamo in un altro articolo).
Queste righe sono dedicate alla dieta orientativa che mette al centro il complesso delle norme per il benessere relazionale, comunicativo, del pensiero e degli scambi che scegliamo in questo 2023.
Quali elementi si possono prendere in considerazione per il proprio benessere mentale?
Partiamo da qualcosa di semplice:

LE RELAZIONI:
Tanto come scegliamo con cura quello che mangiamo così possiamo cominciare ad orientare la nostra attenzione, il nostro sentire verso le persone con cui dialoghiamo, con cui trascorriamo il nostro tempo libero, da cui ci facciamo supportare e perché no, accompagnare, in tragitti più o meno lunghi di questo viaggio.
Workout pratico: nelle prossime settimane scegli accuratamente e con motivazione le persone con cui esci a trascorrere del tempo relazionale e quelle a cui invii messaggi. Alla fine della settimana, stendi l’elenco delle persone e prova ad osservare a quante hai dedicato tempo ed energia. Come ti senti rispetto al regime dietetico “Relazioni”? Quali obiettivi vuoi porti in questi primi mesi dell’anno rispetto a questo elemento?

LA COMUNICAZIONE:
Le parole non sono mai solo parole. Le parole costruiscono la realtà che viviamo. Ecco allora che scegliere con cura quelle che utilizziamo nei nostri confronti e verso gli altri diventa un atto di precisione chirurgica, rispetto agli obiettivi che ci poniamo, ed al benessere che vogliamo.
Workout pratico: nelle prossime settimane tieni un foglio nell’agenda, nel portafoglio, sulla scrivania e ascolta le parole che dici riportandole. Alla fine delle settimane poniti questa domanda: ho utilizzato parole gentili e compassionevoli? Se si quante? Verso chi? Come ti senti rispetto al regime dietetico “Comunicazione”? Quali obiettivi vuoi porti in questi primi mesi dell’anno rispetto a questo elemento?

L’APPROFONDIMENTO:
Il nostro tempo è ormai divorato dai Social. Sebbene l’intento iniziale di questi nuovi media fosse connettere le persone, hanno avuto invece un effetto paradossale: allontanar le persone e creare incomprensione. Mai come in questo periodo storico siamo invasi e pervasi da contenuti ed informazioni (domanda retorica: ma abbiamo davvero così tanto da dire? Abbiamo veramente così tante parole, aggiungerei significative, da condividere?). Orientarsi tra questi contenuti sta diventando incredibilmente interessante, perché implica avere occhi, orecchi, tatto sempre attivi per coglie e non farci sommergere dall’iperstimolazione che viene proposta.
Workout pratico: nella prossima settimana apri i social e concentra i tuoi occhi solo su un contenuto al giorno. Attiva il radar delle tue orecchie su un’unica notizia della radio o della tv. Domanda: a quale informazione, parole hai rivolto la tua preziosa energia attentiva? Come ti senti rispetto al regime dietetico “Approfondimento”? Quali obiettivi vuoi porti in questi primi mesi dell’anno rispetto a questo elemento?

IL PENSIERO:
La dieta del pensiero. Durante le vacanze di Natale ho letto un libro particolarmente stimolante in relazione all’argomento: “Calma la scimmia che hai in testa” di Don Macpherson.
Il punto nevralgico del libro (dove ho messo la mia energia attentiva … leggetelo e poi mandate la vostra ad orientareoggi@gmail.com) è quanto nell’intrico delle reti neuronali, si possano guidare i pensieri che ci accompagnano durante la giornata, pilotandoli verso i progetti e gli obiettivi.
“Non credere a tutto ciò che pensi o a quello che ti dice la scimmia[1]”, conclusione che permette di osservare con distacco e lucidità la direzione del pensiero che si vuole prendere.
Workout pratico: hai il taccuino dei pensieri? Dov’è orientata la tua mente durante il giorno? Quali chiacchiere della scimmia interferiscono con il tuo viaggio? Come ti senti rispetto al regime dietetico “Pensiero”? Quali obiettivi vuoi porti in questi primi mesi dell’anno rispetto a questo elemento?
Con la stessa attenzione che poniamo quando andiamo al supermercato verso gli ingredienti da mettere in dispensa, e che ci serviranno per nutrire il nostro corpo, possiamo curare il nostro regime alimentare mentale.
Riprendendo le parole di Thich Nhat Hanh, nel suo libro “Il dono del silenzio”, il cibo della coscienza comprende “il modo in cui la tua mente nutre sé stessa e nutre i tuoi pensieri e le tue azioni”. Questo va nella direzione di essere protagonisti nella gestione delle energie che mettiamo in gioco nei nostri sistemi di riferimento.
E nel concetto caleidoscopico di intelligenza orientativa, possiamo far rientrare anche la capacità di applicare il motto che usano alcuni stilisti “less is more”.
Per noi di Orientareoggi, questo mese, questo “less is more”, si traduce nella scelta di contaminarci e partecipare ad un evento nazionale di Orientamento, il convegno SIO a Roma. In questa occasione condivideremo il pensiero fatto in questi anni rispetto alla didattica orientativa.
Tra tutti i pensieri fatti, abbiamo scelto di portare quello che ha generato il nostro libro “Scegliere la scuola superiore con Testa, Cuore e Pancia”, per attivare e diffondere ciò in cui crediamo: un futuro 5.0 per la scuola e i ragazzi che la frequentano.