AIUTARE i RAGAZZI/E a SCEGLIERE e a PROGETTARE il PROPRIO FUTURO

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Il termine Orientamento rimanda ad una serie di attività che mettono in grado le persone di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita:

 

  • ad identificare le proprie capacità, le proprie competenze e i propri interessi;
  • a prendere decisioni in materia di istruzione formazione e occupazione;
  • a gestire i propri percorsi personali di vita, nelle attività di formazione nel mondo professionale e in qualsiasi altro ambiente in cui si acquisiscono e si sfruttano tali capacità e competenze.

 

L’orientamento si configura come una serie complessa e unitaria di attività e azioni in grado di sviluppare attraverso processi di apprendimento, l’empowerment delle persone, la loro capacità di definire obiettivi e di reperire risorse per raggiungerli.

 

Tuttavia oggi viviamo in un contesto dove non esistono riferimenti certi, i lavori si moltiplicano e cambiano nel corso della vita.

 

Ciò che le persone – ragazzi, disoccupati, lavoratori -chiedono, è soprattutto di dare un senso a ciò che sta accadendo e soprattutto all’imprevedibile che li sta aspettando. 

 

E’ fondamentale quindi accompagnare le persone nell’elaborare il senso della propria esperienza per poter scegliere in maniera consapevole, percorsi di vita personali e professionali.

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Ciò non è sempre una cosa semplice, soprattutto per i ragazzi/e.

 

Per aiutare i ragazzi/e a scegliere e a progettare il proprio futuro, è necessario il concorso e la collaborazione effettiva di tutti i soggetti impegnati nella loro educazione: genitori, insegnanti e specialisti nelle tematiche dell’orientamento scolastico e professionale.

 

L’orientamento per i ragazzi/e si configura di fatto come un processo di ricerca e costruzione del migliore futuro possibile, in relazione alle scelte scolastiche che contribuiranno alla loro realizzazione e all’inserimento nella società.

Scegliere comporta confrontarsi anche con incertezze, paure, confusione, successi ed insuccessi.

I ragazzi/e e le famiglie si aspettano che il percorso di orientamento porti a definire in maniera certa e incontrovertibile “quale è la scuola più giusta per me”!

 

Ma è solo guardando con attenzione se stessi, le proprie paure, insicurezze che si scopre che è normale provare uno stato di inquietudine quando ci si accinge a compiere una scelta importante come è quella della scuola superiore o dell’università. E che questa inquietudine è funzionale a gestire un cambiamento.

 

Nei percorsi e durante le attività di orientamento, si impara che il momento della scelta può essere vissuto positivamente.

 

Ogni ragazzo/a ha delle potenzialità e risorse. Diventando protagonisti e responsabili delle proprie scelte, inizieranno a sentirsi più liberi e consapevoli del proprio essere e stare nel mondo.

 

 

 

Di Cecilia Maffazioli

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