Regalati una respirazione profonda per qualche secondo. Hai già raggiunto un piccolo successo: hai dedicato del tempo a te stesso, rallentando quel movimento, molte volte, accelerato. Una prima semplice strategia per potenziare la propria efficacia. Qualcuno potrebbe pensare che sia una banalità eppure rappresenta la prima tappa per iniziare a progettare il proprio successo. Il successo è il risultato di un’idea a cui diamo spazio. Un seme a cui decidiamo di dedicare le nostre cure.
Per raggiungere il proprio successo, occorre prendersi cura di una parte del proprio sé: formativa, professionale, esistenziale. Ancora: prendersi cura delle proprie intelligenze (vedi Gardner). Significa prendersi cura di propri talenti, attitudini, punti di forza. L’elenco potrebbe continuare a lungo. Fino ad arrivare giù in profondità: lì scorgerai il luccichio della tua perla, l’essenza della tua persona.
Per promuovere questo processo di incremento di intenzionalità occorre per l’appunto rallentare.
In Il Cammino dell’Arco, Paolo Coelho ci scrive: “La freccia rappresenta l’intenzione. E’ ciò che collega la forza dell’arco al centro del bersaglio. L’intenzione deve essere limpida, cristallina, sincera, perfettamente equilibrata. Dopo lo scocco, sarà impossibile far tornare indietro la freccia. Ecco perché se i movimenti che preludono al lancio non risultano corretti e precisi, è meglio interrompere il tiro….”
La punta della freccia è l’esito di una forgiatura personale. Rallentare ti permette di utilizzare una strategia, sperimentata più volte nelle esperienze orientative di Orientareoggi:
La tecnica del quadrato
Si tratta di uno strumento di inquadratura o focalizzazione semplice e immediato. Disegna un quadrato su un foglio bianco e all’interno metti tutto ciò che ritieni importante per la tua vita. Evidenzia ciò a cui vuoi dedicare tempo e energia. Fuori dal quadrato scrivi tutto il resto che ti viene in mente. Ciò che hai messo nel quadrato illumina in cosa vuoi avere successo. Tutto il resto fa parte dell’elenco delle tentazioni a cui siamo sottoposti quotidianamente e che spesso scegliamo perché perdiamo di attenzione. Lì si infila uno dei 150 bias cognitivi che fanno parte della nostra natura umana. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Si inizia ad aver successo grazie a un processo di scelta accorto che passa dal dentro al fuori. Una sorta di arte del matching della valutazione in cui pensiero, emozione e azione partecipano a quelle sinapsi che ci motivano a continuare anche quando è faticoso.
Le strategie ti possono aiutare ad alleggerire ciò che ti sembra impossibile: step by step, passo dopo passo.
I passi:
· Rallentare e attivare il pensiero lento
· Inquadrare, focalizzare
· Promuovere una valutazione Armonizzata: fare dialogare la dimensione emotiva e razionale e della propria identità
· Scegliere la direzione, l’obiettivo, il proprio centro
· Pianificare
Agire: ossia scagliare la freccia utilizzando la tecnica dello spicchio d’arancio.
Per andare da A a B individuo le tappe, partendo dalla più semplice. Sono tappe consequenziali ma parte dello stesso spicchio. Ogni tappa che raggiungerai contribuirà a generare un ottimismo giustificato sintetizzata in: ce la posso fare.
Prenditi cura del tuo obiettivo dedicandogli un’energia giocosa che veicola i tuoi valori personali.
Ricordati: la vera sfida è sempre nei confronti di te stesso.
Successo deriva da succedere, accadere. Proprio per questo hai semplicemente bisogno di fare quel primo passo: ora sei già in moto; non esiste un’unica direzione; potrebbero esserci molte deviazioni.
Nonostante questo tiene ben piantati a terra i piedi, guarda di fronte a tè, tendi i muscoli e scaglia la tua freccia.