SISTEMA

Questa mattina mi sono svegliata e il groppo allo stomaco era lì: un giorno alla volta, mi sono detta. Un giorno alla volta si ricostruisce, la tua vita professionale. Aperto il PC, mi sono imbattuta in un video di Spaltro che mi ha colpita.

Il lavoro del futuro in 5 parole che ne delineano forma, ma soprattutto contenuto: contagio, stile, chiasmi, perdono, scatola vuota.

Contagio … che in questo momento storico rimbomba dai giornali alle news su internet, alla radio quando ascolti il tuo pezzo musicale preferito. Contagio come qualcosa di fortemente negativo, che implica, la zona rossa ancora per un po’, che limita i movimenti, che toglie respiro e libertà. Ma se fosse anche neutro e positivo? Spaltro sottolinea come lo sbadiglio sia neutro e come invece la musica ed il sorriso siano postivi. Ecco, questa mattina, aprendo le news, rileggo la parola contagio e … sorrido ed attacco con il pezzo musicale del momento, che mi da energia. Perché credo che anche l’energia sia contagiosa, credo che il campo elettromagnetico che ognuno crea intorno a sè, sia contagioso e mandi vibrazioni. Complesso sorridere e complesso avere un campo elettromagnetico con vibrazioni positive, in momenti come quelli odierni, ma da qui parte, credo, la costruzione di un futuro che è l’attimo presente e che può essere vissuto con stile.

Stile, la seconda parola che ascoltando Spaltro ha assunto un valore ed un significato più ampio. Riguarda un’invenzione. Lo stile è personale, è una dimensione estetica, non più etica, “difatti si parla di bello stile, non di buono stile” dice Spaltro. Diventa un modo inconfondibile di fare le cose, personale, proprio … come le giornate che ognuno costruisce per il futuro del lavoro.

Sì, perché quando si parla di lavoro del futuro, implica che già esiste, quindi diventa un’azione passiva. Ma quando si parla di futuro del lavoro, si diventa attivi. Lo si costruisce. Invertendo l’ordine degli addendi … in questo caso, il significato cambia. Di molto. E da qui la terza parola che viene evidenziata nel video: chiasmi.

L’incrocio di due significati, genera un significato nuovo, diverso. Ed in questo caso, porta all’attivazione ed all’invenzione di lavoro e lavori che ancora non sono presenti.

E che non rispondono alla logica della vendetta. Ma a quella del perdono. Rispondere con l’invenzione di un lavoro per vendetta, significa ipotecare il futuro, significa, credo, investire energie negative contro qualcosa o qualcuno. Significa mettere in risalto la propria schiavitù, anziché la propria libertà.

Libertà di creare e costruire, di inserire in una scatola vuota il proprio potenziale, i propri talenti per annaffiarli tutti i giorni con piccole azioni concrete, per far germinare benessere. Nel conflitto tra capitale e lavoro, il futuro denaro sarà il tempo lavoro calcolato in quantità e qualità del benessere prodotto e aspettato.

Nel futuro del lavoro, il significato del tempo lavoro è misurato rispetto alla domanda “cosa ho messo nella scatola vuota per contribuire a creare benessere?” “La scatola vuota quanto si è riempita di me?”. Ecco allora che il futuro del lavoro è improntato all’auto valorizzazione e sull’autonomia.

Autonomia che contribuisce ad accrescere non solo il senso di libertà, ma anche e soprattutto un senso di responsabilità, legato alla ricerca ed alla co costruzione di un sistema che sia bello. Che passi progressivamente dalla quantità di denaro alla quantità di benessere e bellezza prodotti e che sviluppi via via un sistema migliore e più sostenibile.

Qual è la più piccola azione che puoi fare da domani mattina per riempire la tua scatola vuota?

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